•   05 Nov 2025 09:00 - Rafforzare la resilienza delle comunità costiere per mitigare il rischio tsunami

    Ricorre oggi, 5 novembre, il World Tsunami Awareness Day (WTAD), giornata mondiale della consapevolezza del rischio tsunami istituita nel 2015 dall’Assemblea Generale dell’ONU.

    Il tema scelto quest’anno è Be Tsunami Ready: Invest in Tsunami Preparedness, “Essere pronti agli tsunami: investire nella preparazione”.  La campagna promossa a livello mondiale, su indicazione dell’Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Disastri (UNDRR), è dedicata a promuovere la resilienza ai maremoti attraverso il Programma Tsunami Ready, un’iniziativa globale volta ad adottare strategie di sensibilizzazione e preparazione delle comunità costiere. Si tratta di un programma volontario che prevede il riconoscimento di Comune “Tsunami Ready” grazie al raggiungimento di una serie di indicatori nell’ambito di un percorso di sinergia tra istituzioni, popolazione e stakeholders. Ogni indicatore Tsunami Ready raggiunto è un tassello di resilienza donato alla comunità. Attualmente nel mondo hanno aderito al Programma 32 Paesi e 100 comunità.

    Tsunami Ready in Italia

    In Italia il Programma è stato recepito nell’ambito delle azioni del Sistema nazionale di Allerta Maremoti (SiAM), coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e composto dal Centro Allerta Tsunami (CAT) dell’INGV e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

    Il primo, e finora unico, Comune italiano ad aver ottenuto questo riconoscimento, nel 2024, è Minturno, in provincia di Latina, dove il 3 novembre 2025, in occasione del WTAD 2025, i ricercatori dell’INGV hanno svolto una iniziativa di sensibilizzazione sul tema con studentesse e studenti della scuola secondaria di primo grado “De Santis” di Minturno. 

    Quiz e attività interattive durante la mattinata del 3 novembre 2025 hanno incuriosito i più giovani

    È attualmente candidato al riconoscimento anche il Comune di Palmi (Reggio Calabria), dove nell’ambito del Progetto CoastWAVE 2.0, INGV e ISPRA stanno realizzando studi di approfondimento per la definizione delle aree di inondazione, fornendo supporto al Comune nel percorso Tsunami Ready. Proprio oggi, 5 novembre, i ricercatori del CAT-INGV saranno collegati con tutte le classi delle scuole secondarie di primo grado di Palmi per una lezione interattiva sui maremoti.

    Dalla memoria alla resilienza

    La preparazione e la resilienza delle comunità costiere nella costruzione di un futuro più sicuro si alimentano anche coltivando la memoria del passato, come fatto a Cascais, in Portogallo, l’1 novembre, per il WTAD 2025, nell’ambito del Progetto CoastWAVE 2.0. A 270 anni dal terremoto e dallo tsunami di Lisbona, il Comune di Cascais in collaborazione con l’UNESCO, ha promosso un convegno internazionale che ha reso omaggio alle vittime del grande disastro del 1755 e, attraverso le esperienze dei relatori, ha sottolineato le procedure e le iniziative per la mitigazione del rischio maremoto ai nostri giorni. Alessandro Amato, presidente del Sistema UNESCO di allerta precoce e mitigazione degli tsunami del Mediterraneo e Atlantico nord-orientale NEAMTWS, ha illustrato il ruolo e le procedure degli Tsunami Service Provider, come il Centro Allerta Tsunami dell’INGV, che svolge questa funzione per l’area Euro-Mediterranea. Focus anche sui National Tsunami Warning Center (NTWC) e le agenzie di Protezione Civile a livello nazionale e locale per assicurare una corretta gestione del rischio e la migliore operatività nelle emergenze.

    Alla fine del convegno, autorità, ospiti e ricercatori hanno commemorato le vittime del disastro del 1755 gettando petali in mare da uno dei moli che costeggiano la spiaggia principale di Cascais, città costiera a nord di Lisbona anch’essa colpita dal sisma e dallo tsunami. 

    Sistema Nazionale di Allerta Maremoti (SiAM): un anno di attività

    Rafforzare la resilienza delle comunità costiere contro gli tsunami è il richiamo dell’ONU in questa giornata ed è l’obiettivo comune di tutte le organizzazioni internazionali e nazionali che si occupano, a diversi livelli, di monitoraggio, preparazione e gestione del rischio maremoto. In Italia, nel 2025 il Sistema Nazionale di Allerta Maremoti (SiAM) ha portato a compimento diverse attività per la mitigazione del rischio tsunami. Tra queste, ricordiamo le recenti installazioni di boe tsunami a cura dell’INGV: una a largo di Stromboli, di fronte alla Sciara del Fuoco, che consente di rilevare anche maremoti generati da eventi non sismici, e due in profondità nel Mar Ionio nell’ambito del Progetto PNRR MEET (Monitoring Earth’s Evolution and Tectonics), capaci di rilevare in tempo reale onde anomale in alto mare. 

    Scopri di più sulle attività di rafforzamento delle reti di monitoraggio, sviluppo tecnologico e partecipazione attiva delle comunità costiere a cura del SiAM. 

    Con la collaborazione del CAT-INGV.


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  •   02 Nov 2025 09:07 - Le mappe mensili della sismicità, ottobre 2025

    Mappa dei terremoti avvenuti in Italia e nelle aree limitrofe dall’1 al 31 ottobre del 2025.

    Sono stati 1325 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dall’1 al 31 ottobre 2025, un numero invariato rispetto al precedente mese di settembre, ma con una media che scende leggermente a circa 42 terremoti al giorno. Dei 1325 eventi registrati, 170 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e 21 eventi magnitudo pari o superiore a 3.0; questi ultimi due valori sono invece in aumento rispetto allo scorso mese.

    Nel mese di ottobre sono stati registrati due eventi di magnitudo uguale o superiore a magnitudo 4.

    Il primo, di magnitudo Mw 4.2, è avvenuto il 6 ottobre ed è stato localizzato al largo della Costa Marchigiana Pesarese, una trentina di chilometri dalla costa tra Fano (PU) e Senigallia (AN). L’epicentro di questo terremoto ricade nell’area della sequenza sismica del novembre/dicembre 2022, che ha fatto registrare due importanti terremoti di magnitudo superiore a 5.0, entrambi il 9 novembre 2022 (Mw 5.5 e Mw 5.2). Il terremoto è stato risentito lungo la costa adriatica marchigiana e abruzzese, in particolare nelle province di Pesaro e Ancona .

    Il secondo, di magnitudo Mw 4.0, è stato localizzato il 25 ottobre a nord della città di Avellino, nella stessa area dove il giorno prima era stato registrato un evento di magnitudo ML 3.6 (Mw 3.7). In totale, in quest’area della provincia di Avellino, sono stati 11 i terremoti avvenuti tra il 24 e il 26 ottobre. I due eventi più forti sono stati ampiamente risentiti, in particolare nelle città capoluogo e nelle province di Avellino e Benevento, ma anche nelle vicine province di Napoli e Salerno, come testimoniato dalle mappe di “Hai Sentito il Terremoto?”.

    Le mappe, insieme ad altri prodotti del monitoraggio, sono disponibili sul sito dell’Osservatorio Nazionale Terremoti e sul Portale Web dell’INGV.

    La rubrica “I terremoti del mese” è a cura di M. Pignone (INGV-ONT)

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  •   25 Oct 2025 21:13 - Evento sismico ML 4.0, Mw 4.0, in provincia di Avellino, 25 ottobre 2025

    Un terremoto di magnitudo Richter ML 4.0 (Mw 4.0) è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 21:49 italiane del 25-10-2025 a 1 km SW Montefredane (AV), ad una profondità di 14 km.  

    In questa area, nella giornata di ieri, 24 ottobre, si è verificato un terremoto di magnitudo 3.6 alle ore 14:40. I terremoti localizzati fino a questo momento (ore 23:00 del 25 ottobre) sono 10 di cui 2 dopo quello di magnitudo 4 (M 2.0 alle ore 21:59 e M 2.4 alle ore 22:08).

    Nella seguente tabella riportiamo i comuni interessati che distano meno di 5 km dall’epicentro.

    La zona interessata dal terremoto odierno è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato.

    Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI15 v. 4.0, quest’area  è adiacente alle zone  dove in passato sono avvenuti diversi terremoti, alcuni dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: tra questi si ricordano quello del 29 novembre del 1732 (Mw 6.7) e quello del 14 marzo 1702 (Mw 6.6). Il terremoto rilevante più vicino al terremoto di questa sera è quello del 14 marzo 1905, di magnitudo stimata Mw 4.9.

    La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al V grado MCS.

    L’evento sismico è stato risentito in parte delle province di Avellino, Benevento, Salerno e Napoli. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa dei risentimenti macrosismici ricavate dai questionari inviati al sito www.hsit.it che è in continuo aggiornamento.

    Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella in colore viola viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo, profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stessa.

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  •   24 Oct 2025 15:06 - Evento sismico ML 3.6, Mw 3.7, in provincia di Avellino, 24 ottobre 2025

    Un terremoto di magnitudo Richter ML 3.6 (Mw 3.7) è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 14:40 italiane del 24-10-2025 1 km ad E di Grottolella (AV), ad una profondità di 16 km.

    Si segnala che nelle 2 ore successive all’evento non sono stati registrati altri terremoti.

    Nella seguente tabella riportiamo i comuni interessati che distano meno di 5 km dall’epicentro.

    La zona interessata dal terremoto odierno è caratterizzata da pericolosità sismica alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) .

    Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani CPTI15 v. 4.0, quest’area  è adiacente alle zone  dove in passato sono avvenuti diversi terremoti, alcuni dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5: tra questi si segnalano quello del 29 novembre del 1732 (Mw 6.7) e quello del 14 marzo 1702 (Mw 6.6).

    Da ricordare anche il terremoto del 14 marzo 1905, di magnitudo stimata Mw 4.9, che viene posizionato dal Catalogo nelle vicinanze del terremoto di questo pomeriggio.

    Guardando la storia sismica del comune di Grottolella (AV), estratta dal Database Macrosismico Italiano (DBMI15), si vede che i maggiori risentimenti sono avvenuti proprio per i terremoti del 1732 (VII-VIII grado MCS), del 1980 (VII grado MCS) e infine del 1962 (VI-VII grado MCS).

    La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento di oggi calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al IVV grado MCS.

    L’evento sismico è stato risentito in parte delle province di Avellino, Benevento, Salerno e Napoli. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa dei risentimenti macrosismici ricavate dai questionari inviati al sito www.hsit.it che è in continuo aggiornamento.


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  •   22 Oct 2025 10:13 - Festival della Scienza 2025: le iniziative INGV

    Focus anche sui terremoti e i maremoti al Festival della scienza 2025. La XXIII edizione della manifestazione internazionale che catalizza a Genova scienziati, ricercatori, divulgatori, autori e artisti si inaugura domani, 23 ottobre e permarrà fino al 2 novembre. Anche quest’anno l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) partecipa con un ricco programma di incontri e attività per raccontare le Scienze della Terra attraverso esperienze interattive e multisensoriali.

    Scopri gli eventi e prenota l’ingresso.

     

    Mostra interattiva | Terra – Il Pianeta in 5 sensi

    23 ottobre – 2 novembre | giorni feriali: 9:00-16:00 | sabato e festivi: 10:00-19:00

    Sala Dogana del Palazzo Ducale | Piazza Matteotti, 9

    La Mostra, pensata sia per il grande pubblico che per le scuole, è un percorso che, attraverso un coinvolgimento multisensoriale, permette il riconoscimento diretto di importanti fenomeni geofisici e geochimici. Un evento sismico, per esempio, coinvolge il tatto e l’udito: possiamo infatti avvertire il movimento del suolo, l’oscillazione, ma, a volte, possiamo anche ascoltare un suono, il rombo causato dal passaggio delle onde sismiche.

    Clicca qui per maggiori informazioni e per le prenotazioni

    Alcuni scatti della Mostra Terra- Il pianeta in 5 sensi all’interno del Festival della Scienza 2025 (foto di Daniela Riposati, INGV)

    Laboratorio interattivo | Inter – risks Affrontare i rischi in modo consapevole

    23 ottobre – 2 novembre | giorni feriali: 10:00-16:00 | sabato e domenica: ore 10:00-18:00

    Galata Museo del Mare | Calata De Mari, 1

    Il laboratorio, organizzato insieme al Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e alla Fondazione CIMA, è rivolto agli studenti delle classi primarie e secondarie di primo grado con l’intento di stimolare una riflessione sul rapporto con i rischi naturali, quando fattori tecnici ed emotivi si intrecciano tra loro dando origine a un’ampia gamma di emozioni e di comportamenti.  Attraverso le buone pratiche della campagna “Io Non Rischio” i cittadini e le istituzioni possono assumere ruoli decisivi per costruire comunità più sicure e resilienti.

    Clicca qui per maggiori informazioni e per le prenotazioni

     

    Conferenza | Tsunami: capirli per imparare a difendersi

    25 ottobre | ore 16:00

    Galata Museo del Mare, Auditorium | Calata De Mari, 1

    I grandi tsunami hanno segnato la storia della Terra sin dall’antichità. Quasi 4000 anni fa, la grande esplosione del vulcano Thera che portò alla nascita dell’isola di Santorini, e lo tsunami che ne seguì, furono tra le cause che condussero alla fine della civiltà minoica.

    Nei secoli successivi, altri grandi maremoti hanno generato inondazioni devastanti ma anche importanti avanzamenti della conoscenza scientifica, alimentando un acceso dibattito filosofico sulle cause delle catastrofi e sul nostro ruolo nella difesa dai rischi naturali.

    Il terremoto e lo tsunami di Lisbona del 1° novembre 1755, per esempio, provocarono una discussione tra i maggiori filosofi del Settecento, tra cui Voltaire, Rousseau e Kant. Quasi tre secoli dopo, i sistemi di allerta tsunami sono oramai una realtà; eppure, quando nel 2004 si verificò il mega-terremoto di Sumatra, lo tsunami che ne seguì causò la morte di oltre 250.000 persone nei Paesi che affacciano sull’oceano Indiano, compresi quelli dell’Africa orientale.

    Deposizione boe per il monitoraggio degli tsunami nel Mar Ionio a cura dell’INGV (settembre 2025)

    Nei venti anni successivi, il sistema globale di allerta tsunami è cresciuto fino a interessare anche i nostri mari: il Mediterraneo è davvero a rischio? E i cambiamenti climatici che ruolo hanno, in tutto ciò? Questa conferenza cercherà di rispondere a queste e ad altre domande, raccontando, inoltre, come funzionano i sistemi di allerta rapida e quali sono i loro limiti.

    Ne parlerà Alessandro Amato, già responsabile del Centro Allerta Tsunami INGV e presidente in carica del sistema UNESCO di allerta precoce e mitigazione degli tsunami del Mediterraneo e Atlantico nord-orientale NEAMTWS. 

    Clicca qui per maggiori informazioni e per le prenotazioni

    (Foto in evidenza di Daniela Riposati, INGV)

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