•   09 Nov 2024 02:11 - Evento sismico di magnitudo ML 4.0, in provincia di Campobasso, 9 novembre 2024

    Un terremoto di magnitudo Richter ML 4.0 è stato localizzato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 01:51 italiane del 09-11-2024 in provincia di Campobasso, ad una profondità di 18 km.

    L’epicentro del terremoto è stato individuato a circa 6 km a sud del comune di Montecilfone (CB), circa 50 Km da San Severo (FG) e 70 Km da Foggia. 

    Tabella Comuni entro i 10Km dall’epicentro

    L’epicentro del terremoto ricade nell’area interessata da una importante sequenza sismica che tra aprile e settembre 2018 ha fatto registrare oltre 800 terremoti, la maggior parte di magnitudo inferiore a 2.0 e il 16 Agosto, alle ore 20:19 italiane, un terremoto di magnitudo momento Mw 5.1 (ML 5.2) con epicentro proprio nei pressi di Montecilfone.

    Precedentemente si erano registrati altri due eventi di magnitudo maggiore di 4.0,  Mw 4.3 del 25 Aprile 2018 e quello di magnitudo Mw 4.6 del 14 Agosto alle ore 23:48

    Inoltre quest’area  è situata a circa 10 km a Nord rispetto a quella in cui si sono verificati gli eventi sismici di ottobre-novembre 2002 con epicentro a San Giuliano di Puglia sempre in provincia di Campobasso, che causarono circa una trentina di vittime a causa del crollo della scuola (La story maps sui terremoti nel Molise del 2002). 

    Secondo il Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani (CPTI15, Rovida et al., 2016) la zona interessata da questa sismicità si trova nel settore immediatamente ad ovest di quello garganico caratterizzato da 4 eventi di magnitudo pari o maggiore di 6.0. I più importanti sono gli eventi del ‘600, in particolare i due del 1627, nella parte più a ovest del promontorio con magnitudo Mw stimata pari a 6.7 e 6.0 (rispettivamente il 30 luglio e il 7 agosto), quello del 1646 con magnitudo Mw stimata pari a 6.7 localizzato nel centro del promontorio e l’evento del 1657 (magnitudo stimata Mw 6.0) localizzato in prossimità dell’evento del 1627.

    La zona interessata dal terremoto di questa notte è caratterizzata da pericolosità sismica medio-alta, come testimoniato dalla Mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale (MPS04) e dai forti terremoti avvenuti in passato.

    La mappa di scuotimento sismico (SHAKEMAP) dell’evento sismico delle ore 01:51, calcolata dai dati delle reti sismiche e accelerometriche INGV e DPC, mostra dei livelli di scuotimento stimato fino quasi al IV-V grado MCS. 

    L’evento sismico è stato risentito particolarmente nella provincia di Campobasso e in parte in quella di Foggia. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa dei risentimenti macrosismici ricavate dai questionari (circa 80) inviati al sito www.hsit.it che è in continuo aggiornamento.

    Mappa del risentimento sismico in scala MCS (Mercalli-Cancani-Sieberg) che mostra la distribuzione degli effetti del terremoto sul territorio come ricostruito dai questionari on line. La mappa contiene una legenda (sulla destra). Con la stella in colore viola viene indicato l’epicentro del terremoto, i cerchi colorati si riferiscono alle intensità associate a ogni comune. Nella didascalia in alto sono indicate le caratteristiche del terremoto: data, magnitudo, profondità (Prof) e ora locale. Viene inoltre indicato il numero dei questionari elaborati per ottenere la mappa stessa.

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  •   08 Nov 2024 09:49 - Il volume speciale di Annals of Geophysics per i 25 anni dell’INGV

    È stato appena pubblicato in edizione digitale un volume speciale di Annals of Geophysics’, la rivista scientifica edita dal 1948 dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

    Il volume si intitola “Embracing the past, Empowering the present, and Envisioning the future” e celebra i 25 anni di eccellenza dell’INGV nella geofisica, mettendo in luce i contributi dei nostri stimati colleghi che, attraverso progetti, collaborazioni e scambi culturali, hanno contribuito all’avanzamento della conoscenza in diverse discipline scientifiche.

    Suddiviso in tre sezioni dedicate a sismologia, vulcanologia e tematiche ambientali, Il volume raccoglie contributi di scienziati di fama internazionale che, negli anni, hanno collaborato con il personale di ricerca dell’INGV per offrire al lettore un viaggio unico nelle scienze della Terra.

    Sono in totale 18 gli articoli  selezionati che presentano in modo approfondito i risultati raggiunti in anni di ricerca e offrono, allo stesso tempo, nuove prospettive per il futuro sulle principali discipline di interesse dell’Istituto. Il numero speciale di ‘Annals’ comprende articoli di revisione, studi su problematiche specifiche, contributi sugli tsunami, analisi multi-rischio, storia delle infrastrutture di ricerca globali e modelli sismologici principali.

    È possibile scoprire il volume “Embracing the past, Empowering the present, and Envisioning the future” al seguente link.

    ELENCO DEGLI ARTICOLI

    Editorial and Preface  by Paola Montone et alii 

    1. Thorne Lay, Fabrizio Romano, Stefano Lorito – Use of tsunami observations for resolving coseismic slip of recent and historic large submarine Earthquakes
    2. Yosihiko Ogata – How the ETAS models were created, used, and evolved – Personal views and perspectives
    3. Thomas H. Jordan  Crustal Structure of Southern California from Velocity and Attenuation Tomography
    4. William L. Ellsworth – Precision Seismicity of the San Andreas Fault System in Central California: Insights into Active Tectonics and Earthquake Physics
    5. Edi Kissling – Adria microplate: a puzzling key stone in west-central Mediterranean geodynamics
    6. Gregory Beroza, Eva E. Zanzerkia – An Unambiguous Signature of Pore Fluid Aftershock Triggering in the Landers Earthquake Sequence
    7. Helen Crowley, Marco Pagani, Vitor Silva, Paul Henshaw, John Schneider, Anselm Smolka, Rui Pinho – A brief overview of the past, present and future of the Global Earthquake Model (GEM) Foundation
    8. Kyle Rollins, Jashod Roy – Developing Liquefaction Prediction Equations for Gravels Based on DPT Blow Count and Shear Wave Velocity at Field Case History Sites
    9. Emmie M. Bonilauri, Andrew J. L. Harris, Matteo Cerminara, Giorgio Lacanna, Domenico Mangione, Raphael Paris, Catherine Aaron, Tomaso Esposti Ongaro, Maurizio Ripepe – Near field tsunamis on volcanic islands: blueprint for risk management using Stromboli as a test bed
    10. Jacob B. Lowenstern – A Case for Improved Global Coordination of Volcano Observatories
    11. Anthony Lomax, Tiziana Tuvè, Elisabetta Giampiccolo, Ornella Cocina – A new view of seismicity under Mt. Etna volcano, Italy, 2014-2023 from multi-scale high-precision earthquake relocations
    12. Irene Manzella, Symeon Makris, Daniele Casalbore, Paul Cole, Karim Kelfoun, Aggeliki Georgiopoulou, Anna Hicks, Cees van Westen – Cascading hazards in volcanic environments: monitoring, modelling and impact analysis of tsunamigenic flows for risk reduction
    13. Roberto Scandone, Lisetta Giacomelli – Caldera resurgence and the case-history of Campi Flegrei
    14. Patrick Allard – 50-Yr Advances in Volcanic Gas Survey: the Case of Mount Etna
    15. Donald B. Dingwell – Experimental access to volcanic eruptions
    16. Azzurra Spagnesi, Daniele Zannoni, Elena Barbaro, Matteo Feltracco, Federico Dallo, Fabrizio de Blasi, Agnese Petteni, Jacopo Gabrieli, Barbara Stenni, Andrea Gambaro, Carlo Barbante – Review of recent advances in Continuous Flow Analysis (CFA) technique for polar and alpine ice cores
    17. Dieter Bilitza, Vladimir Truhlik, Omura Yoshihara, Mark B. Moldwin – Development and Improvement of the International Reference Ionosphere with special emphasis on the topside and extension to the plasmasphere
    18. Michael Ghil – Boolean Delay Equations, Earthquakes, ENSO Modeling, & “Tipping Points”

    ANNALS OF GEOPHYSICS – Special issue INGV 25th Anniversary

    Embracing the past, empowering the present, envisioning the future

    Edited by Paola Montone, Tommaso Alberti, Sara Amoroso, Stefano Branca, Stefano Caliro, Licia Faenza, Fabio Florindo, Diana Latorre, Irene Molinari, Daniele Morgavi, Alessio Piatanesi, Alessio Pignalberi, Piero Poli, Ilaria Spassiani, Andrea Bizzarri, Maria Teresa Mariucci, Michael Pezzopane, Enrico Serpelloni and Gabriele Tarabusi


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  •   05 Nov 2024 14:17 - WTAD 2024 | La Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sugli Tsunami

    Il 5 novembre è la Giornata Mondiale di Sensibilizzazione sugli Tsunami (World Tsunami Awareness Day, WTAD), istituita dall'ONU per aumentare la consapevolezza del rischio tsunami e promuovere la preparazione globale per proteggere le comunità costiere. Quest’anno si commemorano i vent’anni dal devastante tsunami dell’Oceano Indiano del 2004, innescato da un sisma di magnitudo 9,1 vicino Sumatra, in Indonesia.

    Il focus del #WTAD 2024, infatti, muove dalle lezioni apprese in seguito al distruttivo evento di Sumatra. Lo tsunami colpì paesi come Indonesia, Thailandia, Sri Lanka e India, causando oltre 230.000 vittime e distruzioni lungo le coste di tutto l'Oceano Indiano. La tragedia del 2004 mise in luce la mancanza di sistemi di allerta e la limitata consapevolezza delle comunità costiere sul rischio tsunami.
    Riflettere sugli eventi del 2004 non è solo un atto di commemorazione per le vittime, ma un monito per investire in tecnologie di allerta e interventi di preparazione che coinvolgano la comunità continuativamente, poiché una risposta informata e tempestiva può fare la differenza. Insegnare alle nuove generazioni come adottare comportamenti proattivi in caso di tsunami è cruciale per costruire comunità pronte ad affrontare minacce naturali a bassa frequenza ma alto impatto. Il focus della giornata odierna è stato condiviso in una Circular Letter della Commissione Oceanica Intergovernativa dell’UNESCO. Nella Lettera si pone l’accento sull’importanza di svolgere attività che favoriscono l’espansione globale dei sistemi di allerta rapida per gli tsunami e incoraggiano gli stati membri a sensibilizzare l'opinione pubblica sul rischio tsunami organizzando esercitazioniattività ludiche o a percorrere le vie di evacuazione per il rischio tsunami supportando l’iniziativa.

    Maggiori informazioni sul sito del Centro Allerta Tsunami dell'INGV: https://cat.ingv.it/it/media-e-documenti/news-it/447-wtad-2024-gli-insegnamenti-dello-tsunami-del-2004-per-responsabilizzare-le-nuove-generazioni

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  •   01 Nov 2024 11:44 - Le mappe mensili della sismicità, ottobre 2024

    Mappa dei terremoti avvenuti in Italia e nelle aree limitrofe dal 1 al 31 ottobre del 2024.

    Sono stati 1292 gli eventi localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dal 1 al 31 ottobre 2024, un numero in deciso aumento rispetto al precedente mese di settembre 2024, quando è stato registrato il numero più basso, finora, del 2024. La media giornaliera risale da circa 33 terremoti a poco più di 41 terremoti al giorno, tornando alle medie riscontrate nel 2024, ma anche negli anni precedenti. Dei 1292 eventi registrati, 131 terremoti hanno avuto una magnitudo pari o superiore a 2.0 e soltanto 10 magnitudo pari o superiore a 3.0.

    A ottobre 2024 non è stato registrato nessun evento sismico di magnitudo pari o superiore a 4.0, sia sul territorio nazionale che nelle aree limitrofe. Come vediamo anche dalla mappa, sono pochissimi gli eventi di magnitudo uguale o superiore a 3.0: tra questi i due maggiormente risentiti sono stati quelli del 27 ottobre, Mw 3.6, in provincia di Cosenza e quello del 29 ottobre, ML 3.6, al largo della Costa Marchigiana Anconetana.

    In particolare, il terremoto 27 ottobre 2024  è stato localizzato nei pressi di Cellara (CS), a una profondità di 21 km, a circa 13 km dalla città di Cosenza ed è stato seguito da una sequenza di oltre 100 eventi, in gran parte di bassa magnitudo. Come si evince dalla mappa dei risentimenti macrosismici ricavata dagli oltre 400 questionari inviati al sito www.hsit.it,  il terremoto è stato risentito nelle province di Cosenza e di Catanzaro con una intensità massima avvertita pari al IV grado MCS, anche a causa dei 21 km di profondità dell'ipocentro.

    A questo link si trova l'estrazione dal portale terremoti.ingv.it di tutti gli eventi sismici avvenuti in Italia e in aree limitrofe nel mese di ottobre 2024.

    Le mappe, insieme ad altri prodotti del monitoraggio, sono disponibili sul sito  dell'Osservatorio Nazionale Terremoti e sul Portale Web dell'INGV.

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  •   30 Oct 2024 16:31 - Michele Stefano De Rossi, uno dei padri della sismologia

    (Roma, 30 ottobre 1834 - Rocca di Papa, 23 ottobre 1898)

    Il 30 ottobre del 1834 nasceva a Roma una delle figure più importanti per la storia della sismologia dell’Ottocento: Michele Stefano De Rossi.

    Tra i tanti suoi studi, vogliamo oggi ricordare i suoi sforzi per la creazione di una rete di osservatori sismici mondiale, in un’epoca in cui - siamo appena dopo la metà del XIX secolo - gli strumenti per l’osservazione dei terremoti erano agli albori, le reti sismiche come lo conosciamo oggi sono lontanissime anche dall’essere pensate, e dei terremoti si sapeva veramente poco. Riportiamo qui alcune sue osservazioni sul tema, in attesa di altri approfondimenti che troveranno posto su questo sito in un futuro prossimo.

    «I leggeri terremoti passano quasi sempre inavvertiti perché spesso avvengono in ore notturne, raramente se ne comunica la notizia, e più raramente cadono sotto l'osservazione dello studioso. Ognuno intende quanto profitterebbe la scienza dal confronto di molti istrumenti sismografici sparsi in tutto il mondo, i quali fedelmente registrassero ogni movimento della crosta terrestre, la intensità, la durata e la direzione del medesimo.

    Dipende ora dalla molteplicità degli osservatori il fornire alla scienza i dati per trovarne le leggi certe e stabilirne la causa fondamentale. La quale causa poiché [...] sembra indubitatamente sismica o per lo meno in stretto legame con i fenomeni sismici, ci fa sperare allorché sia certificata anche progressi lusinghieri nel ramo forse più incognito finora della dinamica terrestre cioè nella sismologia.

    Il progredire della scienza [...] domanda che gli apparecchi sismografici siano collocati non solo negli osservatorii anche d'infimo grado, ma eziandio vorrebbe che quasi in ogni villaggio fosse affidato un istrumento alla cura di qualche intelligente osservatore».

     

    Nella tavola in foto la disposizione dei pendoli tromometrici nella grotta annessa alla sua residenza estiva di Rocca di Papa.

    Per ulteriori informazioni:

    https://storing.ingv.it/tromos/comments/COMM01007.htm

     

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